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“Tutta colpa di Chopin” di C.Aicardi e F.Pastori. Recensione di Tiziana Viganò






Abbiamo letto un buon numero di gialli e thriller dove il sangue cola dalle pagine e si rivela l’orrore insito nella natura umana? Se ci hanno un tantino depresso consiglio vivamente un libro cozy mistery come “Tutta colpa di Chopin”, che come il precedente “Dolce da morire, vi rallegrerà con intelligenza.

Punto di forza dei libri dell’irresistibile coppia di scrittori C.Aicardi e F.Pastori sono i personaggi, tutti fuori dalle righe, con i loro dialoghi al fulmicotone, rutilanti, pieni di ironia ma più spesso di sarcasmo, le schermaglie continue e i fiumi di parole.

Il linguaggio è colorito, dinamico, brillante, pieno di citazioni, musica, doppi sensi e anche di luoghi comuni usati ad arte, con intenzione, perché fanno sorridere rassicurando e hanno il loro perché; il ritmo è veloce, senza tregua, tanto che ci possiamo adeguare e leggiamo il libro in poche ore.



E quindi vi presento i personaggi.

La mitica bionda decisamente sciroccata, Olga Cazzaniga Peroni, è invaghita del fighissimo investigatore Franco Reali e, dato che il tempo delle mele per lei è finito da un pezzo – va per i cinquanta - per ingelosirlo esce con il Nero, al secolo Benedetto Cicogna, suo collaboratore e migliore amico, un corazziere biondo, altissimo e sempre vestito di nero, i cui affari e intrallazzi sono oscuri come lui. In questo libro Olga rivela le sue fragilità, il bisogno di vivere intensamente, facendo quello che le piace, cioè investigare e mangiare, e di trovare finalmente un uomo che le dia un po’ di brividi: sembra indecisa tra il Nero e Franco, ma la schermaglia rimane in sospeso, ammiccando un futuro nel prossimo libro della serie.


Franco Reali "il Superpippo degli investigatori, il duro dal cuore tenero, tutto lavoro e acchiappo" accetta di indagare su un furto subìto dall’amica di Ottavia, Emma Fossati, nonostante sia sicuro che l'indagine si chiuderà con un nulla di fatto, come spesso succede con questo tipo di reati. Nessun omicidio in questo libro, solo un furto! Olga si intromette nonostante le inutili resistenze di Franco

"...è un virus! Quella donna è un virus molto contagioso e sicuramente letale, un'untrice più pericolosa dei Lanzichenecchi"
“è come la roulette russa con un solo proiettile nel tamburo e non sai mai quando sparerà”
"È invadente logorroica disagiata e sa essere più rognosa della scabbia".

Ma la bionda brianzola ha fiuto, intuito, capacità e non manca di dimostrarlo ai due uomini, che senza di lei non combinerebbero molto. Franco, nonostante le dichiarazioni, i pensieri omicidi, i continui battibecchi, prova per lei molto più di quello che vorrebbe.


Con lo sfondo di Milano e della Brianza si stagliano tante O, lettere predilette della famiglia Cazzaniga Peroni: dalla villa Odilla a Olga, con la sorella Ottavia, maniaca della dieta e della ginnastica, sua figlia Olivia, fantastica pasticcera – quella che ci vuole per una sfondata di dolci come Olga! - già protagonista di “Dolce da morire”.

Ottavia, qui protagonista secondaria, divide la passione per la cucina vegana con Emma Fossati, la derubata, che sembra acqua cheta ma è tutta apparenza.

L’impagabile Frau Irma, senza O, è la madre ottantenne davvero tremenda, capace di dire sempre troppo, dal sarcasmo feroce, capace di minare l'autostima delle figlie con una battuta salace, ma così esilarante che appena compare il suo nome cominciamo subito a ridere, anche perché ci ricorda sicuramente qualcuno che abbiamo conosciuto anche noi.

Oliver, comico felino, assomiglia molto a un certo Miciomolle, il gatto di Cristina Aicardi…

Pacifico Mezzomorto è un topo d’appartamento, con la faccia da roditore, che nel suo giro non è niente male. Dopo aver ripulito la casa di Emma di soldi, gioielli e una pistola non dichiarata, vede un bel carillon che potrebbe regalare a sua figlia e lo prende. La ballerina volteggia sulle note di un Notturno di Chopin, ma dentro cela una sorpresa che l’ineffabile Olga capirà essere la chiave della vicenda.


Leggendo si sorride e si ride a crepapelle, cosa che fa bene alla salute e toglie i pensieri funesti, proprio come i bomboloni alla crema e i dolci di cui si nutre Olga. Non perdetelo!


“Tutta colpa di Chopin”

di C.Aicardi e F.Pastori

genere: giallo, cozy mistery

editore: Laurana, 2024

pagine: 232





 



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