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Come le donne

di Tiziana Viganò

genere: racconti

editore: PM

anno di pubblicazione: 2016

illustrazioni: 33

pagine: 138

ISBN libro: 978-8899565282

“Storie di donne vere che riescono a superare ostacoli e drammi con una forza e un coraggio spesso incredibili: storie di donne che silenziosamente, senza uscire sulla ribalta, perseguono i loro sogni e prendono in mano la loro vita, con impegno e passione, accettando i fallimenti, superando dolori, curando le cicatrici, sfidando il destino. Storie di donne che hanno saputo risorgere dalle loro ceneri, rinascendo a una nuova vita e guardando al futuro per costruirlo nuovamente. Storie di donne che sono dentro di me.

Volti diversi, storie ascoltate, donne conosciute nella vita disegnano nella mia mente un fluire di immagini che a volte per un momento si concentrano in un flash, una foto, un mosaico.

Alcune immagini risaltano sulle altre, nuove e diverse si avvicinano e si sovrappongono: la creazione arricchisce la realtà di dati che completano il quadro e definiscono un personaggio fino a  farlo  sentire col cuore, vedere con la mente, ascoltare con lo spirito.

I modelli culturali hanno radici così profonde che continuano a sopravvivere anche quando la pianta è tagliata: quando le donne cercano di entrare in aree tradizionalmente riservate ai maschi si sentono intruse, indesiderate e spesso diventano oggetto di ostruzionismo o peggio. I talenti spesso sono nascosti, il merito non premiato, ma le donne più audaci ricominciano sempre dopo le difficoltà entrando in contatto con se stesse, comprendendo luci e ombre, risorse e limiti per migliorare.

Le protagoniste di queste storie sono pensate e ricreate per farle assurgere a simbolo di qualcosa che è la vita vera delle donne: soprattutto la lettrice potrà riconoscere se stessa e chi conosce, nella serenità e nell’angoscia, nelle difficoltà, negli ostacoli che sembrano insormontabili ma che possono essere superati, nella dolcezza e nella violenza, nella lealtà e nell’inganno, nell’indifferenza e nella solidarietà, nella serietà e  nell’ironia.

Per chi, fortunatamente, vive una vita protetta, serena e senza scosse, sarà l’occasione per imparare a mettersi in rapporto con persone diverse da sé, a vedere il mondo con gli occhi degli altri.

Per tutti, anche per gli uomini, questi simboli saranno un attimo di riflessione sulle donne e sulla vita”.

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Recensione di Paola Casadei, scrittrice, per il blog "Gli scrittori della porta accanto"

Il libro di Tiziana Viganò racconta le storie di dodici donne, ritratti simbolici della condizione della donna di oggi. Si tratta chiaramente di racconti veri; mi è piaciuto molto il fatto che siano raccontati in prima persona. Si tratta di donne che hanno sofferto, ma decidono di reagire, di riprendere la propria vita in mano invece di subire in modo passivo il dolore che per un motivo o per un altro si sono trovate addosso. Non esiste una bacchetta magica, ognuna di noi deve cercare una propria strada. E loro lo fanno. Con speranza e coraggio. Determinate, contro-corrente. Dodici donne diverse, unite da una forza d’animo che permette loro di reagire, di scegliere, di agire e non lasciarsi sopraffare.

Giustamente si percepisce l’orgoglio di avercela fatta a cambiare un po’ le cose. I miei preferiti, che mi hanno fatto indignare o riflettere di più sono tre: Galline,  Bellissima, di pelle nera, La sposa in attesa.

I racconti sono scritti in maniera semplice e molto diretta, senza girare troppo intorno ai problemi, ma mettendoli sul banco così come sono: si tratta di una lettura fluida e di uno stile lineare, con un ottimo ritmo dei racconti, che consiglio soprattutto alle donne. Profondo, intelligente, ben scritto.

 

Alcune donne che Tiziana Viganò racconta appartengono ad altre culture, razze e tradizioni, a volte si trovano a vivere in città italiane senza potersi mai dire integrate nella società: ma restano donne, con punti fermi che le – e ci – accomunano tutte. 

Sono storie che mi hanno interessata perché sono vere, autentiche, ma non sono raccontate per fare sensazionalismi. Ognuna di queste donne ha un’idea chiara del valore e della dignità umana: scelgono di continuare, magari soffrendo, tagliando, ricucendo, trasformando la loro vita per cercare di andare oltre, di stare meglio, di reagire, di andare in qualche modo contro consuetudini e tradizioni che in partenza le vedrebbe perdenti.

A volte sono vittime di pregiudizi comuni e molto consolidati. 

Accade spesso, anche da noi, ma forse più spesso lontano da noi, che una donna si trovi a vivere una vita non scelta, spesso schiacciata, costretta a vivere senza potersi sentire valorizzata. A volte sono chiuse in gabbie dorate, a volte le gabbie sono di ferro, spesso non c’è la libertà di esprimersi. Si tratta spesso di violenze psicologiche, a volte no. È importante aprire i propri orizzonti anche in questo senso, rimanere aperte al resto del mondo, sapere quelli che sono i diritti delle donne nel mondo. Troppo spesso anche noi viviamo nel nostro mondo e ci chiudiamo, prese dagli impegni di tutti i giorni.

Io sono sempre attenta alle storie che parlano di donne, in particolare a storie di donne in qualche modo “diverse”: sono più di vent’anni che non vivo più nella mia città, tra le mura che mi hanno visto crescere, passare da bambina a donna, nelle strade dove giravo da ragazzina, in bicicletta, a piedi. Posti sicuri e dove, se vuoi, puoi non sentirti sola.

La solitudine è spesso una costante delle donne di questo libro, che scelgono o vengono portate a vivere lontano dalle loro sicurezze e per questo si trovano a essere per forza sole. 

Da anni vivo all’estero. Ora in Francia – qui è facile. Ma ho vissuto in Sudafrica e in Mozambico, ho tenuto sempre gli occhi ben aperti e ho conosciuto donne simili alle dodici raccontate da Tiziana tra quelle che hanno attraversato la mia vita, con cui mi sono incontrata o anche scontrata.

Qualunque sia la loro origine, l’immagine che lasciano le dodici donne è di esseri umani fragili, ma forti, e capaci di trasformarsi e rinnovarsi per guardare al futuro con fiducia.

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