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"Per mia colpa" di Piergiorgio Pulixi. Recensione di Tiziana Viganò




La vicecommissaria Giulia Riva, della Mobile di Cagliari, ha raccolto la confessione di un'assassina in cui si è rispecchiata, Teresa, una donna umiliata, usata e ingannata, che ha dovuto subire lo stalking perfido e sadico dell'amante del marito. L'emozione provata, così intensa, la fa decidere per una svolta radicale: deve superare il dolore e la rabbia e lasciar andare la relazione tossica con un uomo sposato, per di più vicequestore e suo diretto superiore.

"Nessuno ama o odia appieno. Quando decidi di amare, sei consapevole che una parte di te, nonostante tutto, continuerà a odiare. Se decidi di odiare, l'altro lato del cuore continuerà ad amare qualcosa o qualcuno."

Amore e odio, stati emotivi opposti dal confine sottile, labile.



Flavio Caruso è un poliziotto diventato alcolista dopo una rapina finita in tragedia: era stato il mentore di Giulia e lei farà di tutto per proteggerlo e aiutarlo a uscire dal trauma.


Una bambina chiede a Giulia di rintracciare la madre e lei, prima di trasferirsi a Genova, sente di dover fare tutto il possibile per risolvere quel cold case in cui Caruso aveva dimostrato di non essere più all'altezza.


Virginia Piras, una donna cinquantenne scomparsa da più di un anno, fragile, depressa, insicura: dietro l'apparenza normale viveva un matrimonio consumato dalla routine... poi l'incontro fatale con un uomo molto giovane

"Era il peccato che ancora non sapeva di voler commettere"


In quest'ultimo libro, dove la psicologia ha un ruolo centrale, Piergiorgio Pulixi entra nella pelle, nei pensieri e nell'anima dei personaggi, analizzandone luci e ombre, proprio come Giulia Riva che, per risolvere i casi, entra nelle vittime e nei protagonisti delle vicende con un coinvolgimento emotivo contrario al metodo seguito dalla polizia, razionale e distaccato. Giulia si proietta anche in Virginia, nelle sue fragilità, e si sente sempre più responsabile della risoluzione del caso, non molla.

Come dice il titolo, il senso di colpa pervade la narrazione, Flavio, Virginia, la stessa Giulia, e non solo loro: nevrosi proiettate o scaricate addosso al prossimo che rendono i rapporti difficili e dolorosi, che scatenano reazioni incontrollabili.


L'indagine procede secondo i canoni classici del genere, tra lavoro investigativo di routine, intuizioni e interventi della fortuna: non un giallo d'azione, ma una storia di menti e di cuori, tante debolezze nascoste e poi svelate, tristezza infinita ed esaltazione d'amore.

Con un colpo di scena finale degno della migliore tradizione.


"Il tempo non torna indietro. Scegli sempre la tua felicità...Salvati"

E Giulia segue il consiglio di quell'assassina che l'ha indotta a un cambiamento drastico nella sua vita.

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