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Maremoto a Varigotti di Laura Marinaro. Recensione di Tiziana Viganò







«Lorenzo quella notte, posso assicurarle, l’ha passata con me. Ubriachi e seduti prima in terrazza e poi sul lungomare ad aspettare un maremoto che non è mai arrivato

Lo tsunami annunciato non arrivò mai, in quel lontano gennaio 1975, ma tutti i personaggi coinvolti in una oscura e tragica storia furono spazzati da un maremoto emotivo che farà dire a Carlo Ruffini tanti anni dopo

«si è inghiottito tutte le nostre vite, noi siamo solo dei fantasmi...».

Alina Ferrari, quarantasette anni, colonnello dei carabinieri a Milano, è alle prese con l'omicidio di due escort dell'Est. Il modus operandi è uguale e le donne sono state ritrovate la prima nel giardino della Villa Necchi Campiglio, la seconda nella piscina di De Chirico ("I bagni misteriosi", 1973) nel giardino della Triennale. L'ipotesi del serial killer si fa subito strada, ma le indagini non procedono e Alina, ossessionata da orribili incubi, si rivolge a una psicoterapeuta, mentre il suo superiore la invia a Savona col ruolo di Comandante Provinciale per allontanarla da un caso che la sta distruggendo. Nella nuova località viene a conoscenza di un cold case del 1975 mai risolto, la sparizione di Lena Ionescu, una bellissima ragazza immigrata dalla Romania nel borgo ligure di Varigotti, che suscitava sentimenti forti, faceva girare la testa a tutti gli uomini che la incontravano. Allontanamento volontario? rapimento? omicidio?

Affascinata dalla somiglianza con il caso delle ragazze uccise a Milano e ricordando la sua infanzia passata nella villa dei genitori alle Manie, Alina comincia a indagare e conosce Carlo Ruffini, carabiniere in congedo che ai tempi si era occupato della sparizione di Lena e si innamora, portando una ventata di freschezza e dolcezza nella vita troppo solitaria dell'uomo. Sarà lui a raccontarle la vecchia storia e il passato si intreccerà al presente, intercalando i due piani temporali.

Due i luoghi scelti dalla scrittrice, Milano e l'antico borgo di Varigotti, gioiello della Riviera di Ponente, descritto con l'amore e l'attenzione di chi lo conosce molto bene. L'indagine è condotta focalizzando i caratteri delle vittime, la loro vita, le loro conoscenze, impresa non facile da ricostruire, dato che sono passati tanti anni. 
Laura Marinaro, giornalista esperta di criminologia, unisce le sue competenze professionali con l'abilità della narratrice che sa intrecciare storie appassionanti partendo dalla realtà della cronaca nera per ricamare una fiction che tiene il lettore incollato alla pagina fino al finale esplosivo.

Tante donne al centro del romanzo nel ruolo di vittime o carnefici, protagoniste o comprimarie con le loro vicende d'amore e di dolore. Con un femminicidio ogni settantadue ore (solo in Italia) Alina Ferrari si sente responsabile, deve trovare i colpevoli, ma stranamente questo caso la colpisce profondamente, la ossessiona, le causa uno stress mai provato prima: seguiamo il suo tormento, appena attenuato dall'amore per Carlo Ruffini, la decisione di lasciare un lavoro che ormai non regge più, fino allo shock della verità.


Con il suo romanzo d'esordio, la giornalista colpisce il bersaglio: attendiamo presto un nuovo intrigante e appassionante romanzo, più nero del nero!


"I bagni misteriosi", 1973, fontana, opera di Giorgio De Chirico nel giardino della Triennale a Milano


Laura Marinaro è giornalista professionista ed esperta di cronaca nera e giudiziaria. Nata ad Altamura, laureata in Lettere Moderne e Comunicazioni sociali a Milano. Da sempre lavora come giornalista tra Milano e la Brianza: inviata del settimanale «Giallo», coordinatore del «Cittadino di Lecco», collabora con Roberta Bruzzone nelle trasmissioni online e con i progetti editoriali, è direttore editoriale di Aisf Forensic Magazine e conduce su Radio Libertà Gialloradioclub. Con Mursia ha pubblicato, insieme a Roberta Bruzzone, "Yara. Autopsia di un’indagine" (2023).



Maremoto a Varigotti

di Laura Marinaro

genere: giallo

editore: Mursia, 2023

pagine: 244

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