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"Luna rossa" di Jo Nesbø. Recensione di Giampiero Calibano






Harry Hole ha le stimmate del perfetto eroe poliziesco del genere hard boiled: solitario, alcolista, cinico, con un fisico atletico, seppur segnato dalle mille avventure, introverso e problematico, ma allo stesso tempo sensibile e arguto, piace tanto alle donne, che sotto la scorza dura vedono un gran cuore.



L'investigatore è il protagonista di questo romanzo dal titolo in italiano “Luna rossa” che traduce in maniera letterale quello originale “Blodmåne”, ma divide la scena con un antagonista, il “cattivo” della situazione che più di lui dà una risposta a quella che secondo me è la domanda drammaturgica da cui nasce questa storia: un topo può innamorarsi di un gatto?

Domanda bizzarra, direte voi.

Certo che no! I topi hanno paura dei gatti, viene voglia di rispondere e troncare la discussione.

Invece Patrick House, un ricercatore universitario, in un articolo pubblicato sulla rivista scientifica: “PLoS ONE”, afferma esattamente il contrario.

Nel laboratorio di Robert Sapolsky, dove House svolge la sua attività presso la scuola di medicina, neurologia e scienze neurologiche della Stanford University, hanno scoperto che nei ratti la regione del cervello con la funzione di stimolare l’attrazione sessuale risponde fortemente all’odore di urina di gatto quando i roditori sono infettati dal parassita Toxoplasma (Toxoplasma gondii).

 

In pratica l’attività cerebrale è simile a quella che controlla come i ratti maschi rispondono all’odore dei ratti femmina, quindi è possibile che il comportamento del topo che si avvicina all’urina del gatto, senza avere paura ma incuriosito ed attratto, sia un comportamento di tipo sessuale.

Gli scienziati che studiano il Toxoplasma dei ratti da anni sapevano che i topi infettati da questo parassita sembravano perdere la paura per i gatti.

Si tratta di un esempio di ciò che si chiama “ipotesi di manipolazione”, la quale  sostiene che alcuni parassiti alterano il comportamento degli organismi ospite in un modo che questo torni di beneficio al parassita.

Dovete sapere che l’intestino dei felini è l’unico ambiente in cui il  Toxoplasma può riprodursi sessualmente, è fondamentale per il parassita finire nel sistema digestivo per completare il suo ciclo di vita.

Se si trova in un ospite non felino, il parassita può insediarsi in qualsiasi parte del corpo, tra cui il cervello, e rimanervi per anni. Ma dovendo raggiungere l’intestino di un felino per potersi riprodurre, questo organismo ha sviluppato un modo molto intelligente per ottenere il proprio scopo: far innamorare il topo del gatto in un’attrazione fatale.

 

Sono stati pubblicati diversi studi che mostrano come questi parassiti riescono a influenzare anche il comportamento di alte specie di mammiferi, non solo i topi. Ad esempio  esemplari di lupo grigio come ci racconta un articolo di National Geographic Italia (https://www.nationalgeographic.it/questo-parassita-manipola-la-mente-di-lupi-ratti-e-forse-anche-dell-uomo). Altri studi indicano come gli scimpanzé infettati dal Toxoplasma siano attratti dall’urina dei leopardi (loro naturali predatori) e allo stesso modo piccoli di Iena macchiata infetti tendono ad avvicinarsi ai leoni, dai quali vengono uccisi.

 

Ma l’uomo? Dobbiamo aver paura del Toxoplasma gondii? Cosa succede all’uomo se viene infettato da questo parassita?
Con tutta probabilità la stessa domanda se l’è fatta Jo Nesbø ed ha quindi creato un personaggio: Prim l’antagonista di Harry Hole che per portare a termini i suoi piani criminali infetta le vittime con il Toxoplasma in modo che siano attratte da lui, un po’ come il topo con il gatto.

 

Il romanzo inizia con il nostro investigatore che si è rifugiato a Los Angeles, dove vuole dimenticare il passato (la perdita della moglie) e perdersi in una bottiglia ma, come tutti gli eroi non riesce a stare lontano dai guai: così, quando la sua amica Lucille, vecchia star del cinema, viene rapita (deve soldi a criminali implicati nel traffico di droga) lui decide di aiutarla. 

L’unico modo per trovare i soldi chiesti dai rapitori è accettare l’offerta di un ricco immobiliarista di Oslo accusato di avere ucciso due ragazze: l’indiziato è disposto a pagare una cifra enorme pur di avere il migliore investigatore e trovare il vero colpevole. E ovviamente il migliore è Harry Hole.

Basteranno dieci giorni per risolvere il caso, questo è il tempo lasciato ad Hole dai rapitori di Lucille e salvarla da morte certa.

 

Jo Nesbø  riesce a mantenere  alta la tensione non solo grazie alla descrizioni esplicite e dettagliate dei crimini commessi da Prim, ma anche dall'esposizione dei suoi pensieri malati, psicotici e terribili, nati da un passato che lo ha segnato.

Nelle indagini Hole viene aiutato da una squadra di vecchi amici: un ex tassista spacciatore di coca, uno sbirro corrotto e uno psicologo malato di cancro. L'investigatore sembra essere in competizione con i suoi ex colleghi della polizia, ma il finale ci riserverà delle sorprese.

 

L'autore è bravissimo a proporre tante soluzioni al  thriller, così da depistare il lettore che fino all'ultimo non capirà effettivamente chi sia Prim. Insomma non mancheranno i colpi di scena, e Nesbø, nelle sottotrame regala qualcosa anche ai lettori cui piacciono le storie d'amore.

 

Se ancora vi state chiedendo della pericolosità del Toxoplasma per l'uomo, sappiate che  infetta in media fino a un terzo della popolazione umana mondiale. Ci sono evidenze che indicano come le persone affette da toxoplasmosi siano più inclini a correre rischi rispetto a chi non ha l’infezione, ad esempio guidando in modo più pericoloso, mentre il parassita sembra non avere nessun effetto sulla libido o sui comportamenti sessuali dell'uomo.

Titolo: Luna rossa

Genere: Gialli, Thriller

Autore: Jo Nesbø

Editore: Einaudi, 2023

Pagine: 582

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