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"Leon " di Carlo Lucarelli. Recensione di Tiziana Viganò







In questo thriller che non perde un colpo per suspense e tensione, tornano l’ispettore Grazia Negro e Simone Martini, un ragazzo non vedente che si è chiuso in se stesso non esce mai dalla sua mansarda. Un momento cruciale nella vita di Grazia: ha deciso di fare la mamma rinunciando a fare la cacciatrice di mostri, ha appena partorito due gemelle, ma se le vede portare fuori dalla sala operatoria insieme con lei che ha appena subito un cesareo, e viene portata in una residenza protetta. Anche Simone viene portato via dalla sua tana.

L'Iguana, serial killer che anni prima aveva preso di mira gli studenti dell'università ("Almost blues", 1997-2019) e che lei ha fatto internare in un manicomio criminale, è fuggito e può vendicarsi. Ma c'è qualcosa che non torna, un altro killer ha preso il suo posto, altrettanto feroce, altrettato determinato a raggiungere qualcosa che può diventare più pericoloso di ogni altra cosa, l'amore quando è deviato, folle e disperato, quando il criminale è stato vittima di carenze affettive, abusi e violenze.



Breve ma denso di colpi di scena, ha lo stile asciutto e senza orpelli tipico di Lucarelli: ogni parola è sufficiente a se stessa, ne basta anche una sola in una pagina. Bologna, "la più bella città del mondo" è scenografia viva e molto sentita, così come è importante l'accompagnamento musicale che ispira lo scrittore fin dalla sua prima idea del libro e come il ritmo molto veloce della narrazione.

I personaggi secondari sono ben caratterizzati, su tutti si staglia il tassista Roberto, chiave nelle indagini. grande la suspense durante la corsa in città, ma tutti hanno il loro spazio in capitoli dove rivelano in prima persona i loro pensieri, le paure, le ansie.

Importanti i ragionamenti del cieco Simone che dal suo buio, dal suo blocco emotivo, riesce comunque a sentire rumori e scatenare in sè emozioni dimenticate, agisce e aiuta nelle indagini, perchè i suoni più difficili per lui hanno sempre un significato.

Grazia in un momento così decisivo per la sua vita, mescola l'istinto materno con la necessità di salvare se stessa e le figlie, anche se pare eccessivo che una superdonna che con la pancia aperta da poco riesca a muoversi con velocità ed efficacia, senza quasi sentire dolore, senza conseguente letali.

Qualche momento in caduta non toglie il gusto di leggere questo thriller all'ultimo respiro, di un maestro del genere.


"Leon "

di Carlo Lucarelli

genere: thriller

editore: Einaudi, 2021

pagine: 216


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