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"La vita paga il sabato" di Davide Longo. Recensione di Tiziana Viganò



La vita paga il sabato: anche tardi, ma presenta il conto. 

E nel libro è un intero paese che deve pagare le sue colpe. Clot, poche case troppo vicine a una diga, in una valle alpina isolata in provincia di Cuneo: trentasei abitanti tra cui sopravvive il ricordo di un passato secolare, dove aveva luogo uno strano e segretissimo rito patriarcale, che un pittore del Cinquecento ha raffigurato in un affresco della chiesa.


Nel tempo presente: un produttore cinematografico romano, fratello di un potente ex ministro democristiano, viene ucciso proprio a Clot, mentre la moglie Vera Ladich, famosa diva del cinema anni Settanta dalla bellezza fatale, scompare. Jean-Luc Godard in persona l'aveva soprannominata Mademoiselle le look perchè aveva l'abitudine di guardare l'obiettivo in un modo seducente, pronunciando battute misteriose e importanti. Occhi che "sono una malattia". Che cosa facevano di notte in quel posto speduto? Scompare anche un'infermiera a Saluzzo, Masimine Orusa. Forse ha legami con Vera e con gli abitanti di Clot?

Quelle montagne austere, la vallata cementificata con la diga, gli abitanti omertosi, ostili e chiusi in se stessi, gli uomini di potere a Roma, l'infelicità che corre nel sangue di tutti...Tanti segreti dal passato vengono a galla con le indagini.


Il commissario Arcadipane, bruttissimo, irsuto, non particolarmente istruito, in perenne dialogo interno, incaricato di scoprire l'accaduto, da Torino si reca in valle con suo fedele vice Pedrelli, efficiente e rompicoglioni: l'enigma è difficile, così chiama in aiuto Corso Bramard, ex poliziotto, amico e mentore, ora reduce da un'impegnativa operazione chirurgica e Isa Mancini, agente della stradale esperta in informatica. Tutti insieme costituiscono una squadra brillante e di successo collaudato.


Con uno stile originale, una scrittura studiata, con parole e similitudini insolite, ricca di artifici tecnici e di fantasia, di battute umoristiche (esilaranti e verissime quelle sul carattere e le abitudini dei piemontesi!) Longo continua la serie del commissario Arcdipane, antieroe che suscita simpatia, che seguiamo nelle sue avventure e disavventure, nel suo pensiero arzigogolato. Il suo opposto, Corso Bramard, è l'eroe adesso fragile, dalla grande esperienza, l'infallibile intuito e il giusto cinismo. La serie comincia con "Il caso Bramard" (Feltrinelli 2014-Einaudi 2021) poi "Le bestie giovani" (Feltrinelli 2018-Einaudi 2021) e "Una rabbia semplice" (Einaudi, 2021).

"Nessuno diventa criminale se una metà non è intrappolata in quell'istante che non doveva vivere: un'umiliazione, una violenza fatta, vista o subita, una sottrazione, un'invidia, un piacere illecito, una felicità sentita come immeritata. Capisci quell'istante, capisci il criminale."


"La vita paga il sabato"

di Davide Longo

genere: noir

editore: Einaudi, 2022

pagine: 528

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