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"Incidente mortale" di Gino Marchitelli. Recensione di Tiziana Viganò


La settima indagine del commissario Lorenzi  comincia con un terribile incidente stradale a Milano in cui Stefania e Aurelia, a bordo di una piccola Smart, muoiono investite da una BMW lanciata a 90 all'ora con a bordo quattro ragazzi. Mino il il pilota, Franco, Roberto e Fabio sono strafatti e ubriachi dopo una serata nel locale di un pericoloso delinquente, noto come il Cobra.

Un evento che, se nel libro è fiction, ci ricorda un terribile incidente stradale realmente accaduto qualche tempo fa. Marchitelli ci induce a riflettere su questi tragici fatti, spesso dovuti ad abuso di sostanze, imprudenza e distrazione, che lasciano una scia di disperazione e di dolore senza fine nelle persone vicine alle vittime.



 I personaggi principali

Matteo Lorenzi, incaricato delle indagini, lavora nel commissariato del quartiere Lambrate a Milano: uomo leale, integerrimo, sensibile, lavora con metodi tradizionali. Si trova un momento difficile della sua vita, è in crisi col lavoro e i rapporti col figlio e con la sua donna sono molto tesi.

Cristina Peruzzi, giornalista d'inchiesta e attiva a Radio Popolare è sconvolta perché conosceva  bene le due vittime e vuole approfondire le condizioni delle giovani generazioni, un'indagine sociologica sulle dinamiche che portano giovani di diversa estrazione sociale a delinquere e a distruggere la vita propria e altrui.

Giuseppe, marito e padre delle vittime è entrato in uno stato di profonda prostrazione e lo scrittore segue il percorso psicologico del personaggio con affettuosa partecipazione, e noi lettori con lui.

Dopo morti così violente e improvvise l'angoscia delle vittime è immensa, il recupero è lungo e difficile.

Così Giuseppe decide di sparire dalla casa e da Milano senza lasciare tracce, perché la sua intenzione è quella di togliersi la vita. Arrivato a Ventimiglia però, farà un incontro che darà una svolta alla sua vita...

 

Le indagini del commissario puntano non solo sui quattro ragazzi: c'è un legame tra l'incidente mortale e i clan malavitosi che lottano tra loro per la conquista della piazza di spaccio tra il Corvetto e Rogoredo, zone parzialmente degradate di Milano, che mostra dietro l'apparenza di brillante e moderna metropoli internazionale, tante facce buie, drammatiche, violente.

Lorenzi, indagando, si troverà ad affrontare una potente organizzazione mafiosa capeggiata dalla famiglia Lojacono. Nello stesso tempo al Corvetto una banda rivale, gestita da un personaggio senza scrupoli, Ettore Lopino, noto capo ultras nonché padre di Franco - uno dei ragazzi responsabili dell'incidente - sta cercando di imporsi nel mercato della droga della zona sud di Milano.

 

Dall'incidente in poi rimarranno sul terreno diversi cadaveri : niente sarà come prima per tutte le persone coinvolte che saranno segnate per sempre. Anche Lorenzi  si sentirà sconfitto, triste, scoraggiato anche dagli ostacoli che il PM Monti gli pone sul cammino verso la verità.

 

Molti i temi sociali del libro, trattati con una buona conoscenza: Milano appare nella sua realtà e il lettore viene condotto nei quartieri e nelle vie accompagnato dalla colonna sonora grazie ai barcode QR che possiamo inquadrare sulle pagine.

 

 

"Incidente mortale"

di Gino Marchitelli

genere: giallo

editore: Fratelli Frilli, 2024

pagine: 264

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