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"Vecchie conoscenze" di A. Manzini. Recensione di Tiziana Viganò






Nel gelido inverno aostano l'uomo cammina rabbrividendo nei vestiti inadeguati al clima, raggelato da quell'ambiente che detesta anche dopo anni, che gli è stato imposto da un nemico potente, alto papavero del Ministero degli Interni. Rocco Schiavone è sempre stato un orso, solitario e aggressivo, irascibile, maleducato, sempre fuori dalle righe: una corazza fatta di rabbia e di dolore gli pesa addosso come un'armatura medievale.

Troppe volte la sua anima è stata frantumata dal lutto, dalla separazione e dalla perdita, gli stress peggiori che si possano provare nella vita, e nella sua sono costanti e ripetuti, anche dopo la morte della moglie: ogni tentativo di ricostruirsi è vano perchè le persone care o muoiono, o lo tradiscono, o se ne vanno. Dietro i cheloidi di ferite mal rimarginate il nucleo è fragile, il bisogno d'amore e di vicinanza lo devasta.

"È più facile morire che vivere".


In questo capitolo cruciale della sua storia tormentata, anche i suoi vecchi amici romani Furio e Brizio percepiscono la sua disperazione, ormai al limite, tanto compressa da essere pericolosa, e lo tengono d'occhio...

"L’archeologa, Sara, ha detto che nei miei occhi non vede niente. Di solito è la stessa impressione che ho quando guardo un omicida".

Droga e alcool non bastano più, neppure incerti rapporti con donne affascinate dall'uomo da salvare: più importante, più efficace, in questo momento è l'amicizia maschile, punto fermo da tanti anni. Perfino la costante presenza della sua improbabile squadra, tra persone capaci e scervellati, può essere un'ancora, qualcosa che assomiglia a una famiglia: sono uomini affezionati a quel ruvido e disincantanto essere umano dal carattere impossibile.

Chi lo conosce sa che sotto la corazza c'è un uomo retto e capace di lealtà, pur a suo modo e con le contraddizioni della sua etica personale, sa prendersi le sue responsabilità, mostra tenerezza insospettabile. Il suo amore paterno per Gabriele, i suoi suggerimenti, riescono a tirar fuori risorse e capacità da quel ragazzo nella cui solitudine vede un po' se stesso; dà a Deruta i consigli che dovrebbe applicare per primo, aiutandolo a superare un problema di identità e di autostima che lo inchioda da sempre; si commuove perfino di fronte alla gravidanza della sua cagnolona, Lupa; qualcosa si smuove con un bacio di Caterina, unica donna ad aver aperto una breccia in lui, prima respinta come traditrice e ora tornata a spiegargli il suo comportamento, ma anche a dargli un'altra notizia sconvolgente, un altro infame tradimento, un'altra perdita.

Come cadere in un crepaccio senza fondo.

E adesso che sarà di Rocco? Più malinconico e in alcuni momenti disperato, con quel senso di dramma incombente - nonostante alcune pagine leggere fatte di ironia, sarcasmo e battute - il dodicesimo romanzo con Schiavone protagonista vede due storie che in un primo momento si sovrappongono.

L'assassinio di una professoressa esperta d'arte, famosa per le ricerche su Leonardo da Vinci su cui ha pubblicato una rivelazione scioccante è una squallida, nauseante storia di miseria umana che darà a Rocco, una volta di più, la sensazione di essersi contaminato con la melma del mondo.

La seconda porta a dolorosa conclusione la vicenda cominciata con l'omicidio della moglie, il 7/7/2007 : il caso Baiocchi finalmente svela i suoi intrighi, Rocco lavora con il magistrato Baldi, conosce le persone coinvolte, sospetta da sempre l'identità dei colpevoli, ma gli occorrono prove ulteriori e nello stesso tempo deve coprire le sue responsabilità. Sempre al limite tra la legge e l'illegalità.


Vecchie conoscenze si ritrovano ad Aosta: il passato torna con il suo carico, Enzo Baiocchi, il nemico, Sebastiano, amico d'infanzia, Caterina, spiraglio di luce che subito si spegne. In un sogno la moglie Marina gli mostra come somigli ad Atlante: si carica di problemi, rischia di spezzarsi sotto quel peso immane, ma non potrebbe fare a meno di quel ruolo, perchè quello il suo carattere, e forse il suo destino.


Alla prossima, Antonio e Rocco, scrittore e personaggio

che tutti noi seguiamo con passione!

Aosta sotto la neve

"Vecchie conoscenze"

di A. Manzini

genere: giallo

editore: 2021, Sellerio

pagine: 416


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