Un libro con quarantatré racconti brevi, a volte poche pagine, a volte una, o solo poche righe.
Pensieri che volano e altri che pesano come rocce.
Carla Magnani racconta da osservatrice oppure è l’Io Narrante, ma sempre si tratta di riflessioni profonde, molto intense e partecipate, sia che racconti la storia di un personaggio oppure ragioni su un fatto d’attualità, su un argomento etico o filosofico.
La prosa è sintetica, ma ogni parola è ricercata con attenzione, è pulita, scorre limpida, ma il lettore si ferma spesso a meditare sulle frasi o sulle circostanze, perché la sintesi richiede contenuti concentrati, densi di significati e la capacità di colpire l’interesse fin dalle prime righe.
Ogni racconto dipinge un’immagine e scava in un personaggio. Si può decidere di leggere un brano al giorno, come una cura per lo spirito, su cui riflettere e porsi domande importanti per la vita: tema centrale è il mutamento di cui parla il titolo, proposto nella vita quotidiana dei personaggi ma che richiama, per una lettura approfondita, la chiave di una filosofia antica e sempre moderna, l’eterna domanda del passaggio dal non-essere all’essere – nascere - e da questo al non-essere – la morte – attraverso il cambiamento e la relazione con l’altro.
I personaggi, immaginati o reali, vivono le emozioni, nuotano tra il bene e il male della vita, mutano per crescere o rinascere, cercano il senso profondo dell'esistenza e la consapevolezza di sé, alla ricerca della propria autenticità.
Mi viene in mente una frase che rende il significato del libro, scritta da Fritz Perls, psichiatra, fondatore della psicoterapia della Gestalt. "Sono molti quelli che dedicano la propria esistenza a realizzare una loro concezione di come dovrebbero essere, invece di realizzare se stessi. Questa differenza tra realizzazione di sé e realizzazione della propria immagine di sé è molto importante. La maggior parte delle persone vive soltanto per la propria immagine".
Oppure i personaggi cercano relazioni, così difficili oggi nel mondo sempre connesso, scelgono la ribellione o l’accettazione, la noia o la morte di una vita squallida, o il cambiamento radicale.
Voglio riportare uno dei racconti, uno dei più brevi e ricchi di significato, invitando a leggere questo libro così intenso. Si intitola
Un gesto
A volte è un niente a far la differenza.
Qualcosa che non ti aspetti, di cui neppure ti accorgi sul momento e solo dopo ne comprendi l'importanza.
Il tempo non aspetta, ha le sue leggi e vanno rispettate.
Sarebbe bastato un gesto, solo quello, perché le vostre strade parallele trovassero la loro convergenza.
Magari un tentativo di accenno, uno scambio di sguardi, di parole liberate, di antichi timori giunti alla scadenza.
Vi siete fermati sulla soglia di un voi, vittime consapevoli di un domani già negato.
Poteva essere un tutto, e non l'accontentarsi di un forse trascinatosi negli anni.
Ti trovi solo, ora, a tentare quel gesto.
Con la consapevolezza del suo essere inutile.
Ed è nel trattenerlo nella mente che ti attardi.
Carla Magnani è nata in Toscana, a Piombino, ma da molti anni risiede in Lombardia. Laureata inLettere Moderne, ha insegnato in diversi istituti superiori e scuole medie della provincia di Milano edi Brescia. Il suo primo romanzo: “Acuto” (Gilgamesh Edizioni , 2015). Suoi racconti sono stati inseriti in altrettante Antologie edite da “Historica”. Un altro suo racconto fa parte dell’antologia “Noi e il Sessantotto” (Macchione Editore, 2018). Il secondo romanzo: “L’ombra del vero” (Le Mezzelane Editrice, 2019) ed è stato presentato nel programma “Milleeunlibro” di Rai Uno condotto da Gigi Marzullo e al Salone Internazionale Del Libro di Torino 2019. Con recensioni e racconti è presente in alcuni numeri della rivista Satisfiction.
“ Scritti di pensieri che mutano”
di Carla Magnani
genere: racconti
editore: Chance edizioni, 2024
pagine: 134