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Quel che la marea nasconde di Maria Oruña. Recensione di Tiziana Viganò


Maria Oruña regala ai lettori un romanzo ricco di temi interessanti che va oltre l'indagine poliziesca, arricchita com'è dalla vita, dai pensieri, dai sentimenti di Valentina Redondo, tenente della Gurdia Civil. E non solo.

I temi del lutto e della perdita sono raccontati dalla scrittrice con fine capacità di immergersi nel mondo dell'anima; c'è la storia d'amore tormentata con Oliver Gordon, marito di Valentina che ci mostra le emozioni da un punto di vista diverso nella coppia; c'è il tema della discriminazione delle donne e il tema politico della scelta spagnola tra monarchia e repubblica. Nel personaggio della vittima, Judith, coprotagonista che sottolinea il divario di personalità con Valentina, c'è il tema del male dentro l'essere umano: Judith Pombo è davvero così malvagia come sembra? Oppure la sua è una veste che ha indossato per ottenere il successo, per scalare il mondo degli affari, proprio come farebbe un uomo?



Judith, presidente del club del tennis e membro del comitato esecutivo della Federazione internazionale, è donna potente, crudele, velenosa e senza scrupoli, come viene definita da chi la conosceva. Se fosse stata un uomo, sarebbe stata giudicata in modo diverso, come un imprenditore di successo, aggressivo e e intelligente, seduttore...


Molta carne al fuoco, che però si snoda con fluidità nel testo narrativo, suscitando interesse nel lettore senza spezzare mai l'attenzione per l'intrigo giallo, che è forte e richiede soluzione originale, come puntualmente accade. Ci si accorge del lavoro minuzioso di ricerca che sta dietro ogni pagina e ogni particolare: scienza, logica e storia entrano a far parte della narrazione. Ogni personaggio, ispirato dalla quotidianità, vive nella storia con naturalezza e semplicità.

Santander, meravigliosa località della costa cantabrica della Spagna, con il Palacio della Magdalena, ultimo palazzo reale costruito in Europa, sono la cornice incantevole che fa da sfondo alla vicenda.


Un mistero classico, il delitto in una camera chiusa, in alto mare, il delitto impossibile: la scrittrice si cimenta con i grandi giallisti del passato.

Nessuna traccia, nessuna possibilità di uscire dalla cabina della goletta, a nessuno importa che Judith sia morta, tutti avevano motivi per odiarla, a tutti ha fatto un torto: chi la odiava a tal punto da ucciderla?

come ha fatto l'assassino? perchè?


Sette sono gli invitati a bordo di un'antica goletta restaurata e due membri dell'equipaggio: un ex campione di tennis, la sorella di Judith, un ragazzo di venticinque anni reso paraplegico da un incidente eppure capace di grandi cose con la racchetta da tennis anche in carrozzina, i membri della Federazione Cantabrica di tennis, la segretaria di Judith, Margarita, che amava e odiava la donna che la considerava inferiore, una coppia mal assortita, una ricchissima donna e un marito italiano infedele e dedito a scommesse illegali.

Un caso molto elaborato. Si sommano ipotesi su ipotesi, anche azzardate, che non portano a nulla: la segretaria Magarita viene avvelenata col cianuro, la madre di Judith muore nel suo letto. Hanno visto o sentito qualcosa che non dovevano?

La soluzione arriverà, un vero colpo di genio di Maria Oruña!


Valentina Redondo, protagonista della serie di cinque gialli, è una brava poliziotta, lavora in squadra con competenza e serietà, ma nella vita privata è un vero disastro: per di più ora è reduce da una sparatoria dove ha perso il figlio che aspettava. Oppressa dal senso di colpa, spezzata, disperata, ha allontanato il marito che ancora ama.


"In lei aveva iniziato a insediarsi la rabbia, la determinazione del "colpo su colpo" come regola per mantenere l'equilibrio. E con quell'oscurità era iniziata la fine della speranza, dell'entusiasmo e di tutte le cose degne di essere ricordate"

Questo caso, così difficile, strano, l'indagine complicata da altre due morti ribalterà la sua vita emotiva, risveglierà in lei sentimenti che sembravano perduti per sempre


"Quel terribile dolore non l'avrebbe mai abbandonata, ma non poteva far altro che lasciarlo andare nel vento perchè svanisse nell'aria, perchè la brezza che soffia quando sale la marea lo portasse con sé nel profondo degli oceani...Spesso è ciò che la marea nasconde che dà valore a ogni nuovo battito, all'impresa di vivere."

Nell'attesa di leggere il primo volume della serie di Valentina Redondo, "Puerto Escondido", presto tradotto e pubblicato da Ponte alle Grazie, possiamo cominciare a conoscere la protagonista e la scrittrice con questo giallo geniale, davvero imperdibile.




María Oruña (Vigo, 1976), laureata in Legge, ha esercitato per dieci anni come avvocato. Nel 2013 pubblica il suo primo romanzo, La mano del arquero, e nel 2015, con il successo internazionale di Puerto escondido, decide di dedicarsi interamente alla letteratura. Quel che la marea nasconde è il quarto libro della serie dedicata alle indagini di Valentina Redondo, e il primo tradotto in italiano.


Quel che la marea nasconde

di Maria Oruña

genere: giallo

editore: Ponte alle Grazie, 2022

pagine: 456



Santander: in primo piano il Palacio de la Magdalena



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