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"La ragazza di neve" di Javier Castillo. Recensione di Tiziana Viganò


dal 27 gennaio su Netflix


recensione già pubblicata su MilanoNera


28 novembre 1998, New York, parata del giorno del Ringraziamento: Kiera Templeton, tre anni, lascia per un secondo la mano del padre, attratta dai palloncini bianchi di Mary Poppins e scompare. La macchina delle indagini si mette in moto immediatamente, tutto il paese partecipa alle ricerche, mentre i giornali cavalcano l’onda morbosa dell’emozione collettiva e i genitori precipitano in un vortice di dolore e sensi di colpa. Nel corso degli anni arrivano quattro videocassette che riprendono la bambina che gioca con una casa di bambola: le immagini sullo schermo si sgranano i migliaia di puntini bianchi e neri inafferrabili, come neve, mentre per i genitori il dolore atroce si rinnova, ma mantiene in vita la speranza di ritrovarla viva.


Una notizia simile fa vendere più giornali, unico obiettivo di un circo mediatico che si ripropone tutte le volte che la notizia balza nuovamente in prima pagina. Quanto durerà? Finchè sarà ritrovata la bambina viva oppure cadavere o un’altro scoop più interessante potrà essere sfruttato.


In questo appassionante romanzo lo scrittore spagnolo Javier Castillo mostra le fasi del giornalismo d’inchiesta, ne svela le procedure raccontando la storia di una studentessa di giornalismo della Columbia University, Miren Triggs, che si appassiona alla vicenda e, da eccellente professionista, non vuole smettere di cercare la bambina, continuerà a indagare a qualunque costo, per tutto il tempo che ci vorrà per scoprire la verità, ben dodici anni. La sua perseveranza si trasforma in ossessione: la sua capacità investigativa la porterà a scrivere articoli eccezionali, bombe mediatiche che la porteranno dapprima a trovare posto come giornalista al Manhattan Press poi a scrivere un libro di successo “La ragazza di neve”, ma anche a superare un trauma passato e a ritrovare se stessa.


Il romanzo, mistery dalla struttura insolita, procede per flashback continui, i capitoli si rincorrono come onde tra gli avvenimenti del 1998, del 2003 e il 2010 e nei momenti clou della vicenda e delle indagini. Castillo è abilissimo a mantenere alta la tensione, a muovere le emozioni del lettore che viene coinvolto nella suspense dell’indagine e nel dolore dei genitori e di Miren. La bambina di neve è un romanzo imperdibile!



Javier Castillo è cresciuto a Malaga. Ha studiato Economia aziendale e ha conseguito un master in Management presso la ESCP Europe Business School. I suoi romanzi hanno ottenuto un enorme successo editoriale, sono in corso di traduzione in più di 60 Paesi e hanno venduto più di un milione di copie. La serie tratta da questo romanzo è in produzione per Netflix.

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