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"L’energia del fuoco" di Ada Terrile per IL VIZIO DI SCRIVERE - EMOZIONI IN 30 RIGHE

L'emozione è la RABBIA


Abito nella terra, nei punti più energetici del pianeta, dove il magma incandescente attraversa le montagne. Le grotte sono il mio rifugio, i vulcani i miei amici. Il fuoco è il mio simbolo. Sono nata per bruciare e trasformo quelli che incontro.

Sono presente dove si trovano le ingiustizie, i soprusi, le prepotenze. Dove viene calpestata la dignità umana, i diritti degli ultimi, le aspirazioni di ognuno. Agisco nel far saltare i cardini delle convenzioni, scombussolo le carte degli equilibri precari e ineguali, trafiggo ogni rapporto conflittuale sparpagliato nel tessuto corroso delle relazioni.Chi mi immagina, mi associa al fuoco e infatti io sono legata a questo elemento vitale della natura. Sono potente, sono espansiva, non mi contraggo tra i rovi, ma esplodo all’improvviso. Attraverso i corpi come i lampi, che squarciano il cielo, nelle notti nuvolose prima del temporale. I miei tuoni annunciano la tempesta che è imprevedibile, dirompente, carica di sorprese e novità.

Chi ha avuto la fortuna di conoscermi, non mi abbandona. Perché ha imparato quanto importante sia restare al mio fianco: io permetto l’evoluzione della vita. Senza di me, senza il fuoco che arde nei bracieri dell’io, non c’è rinascita né rigenerazione. Nel senso comune, sono associata alla distruzione, e questo fa paura, soprattutto alle donne. C’è la distruzione, ma per bruciare quello che è vecchio, superato, ingiusto, ingombrante. Senza questa pulizia, senza l’incendio dell’anima, non c’è spazio per costruire il nuovo.

C’è da meditare sulla mia funzione essenziale e non liquidarmi con superficialità. Senza di me non ci sarebbero stati i grandi capovolgimenti della storia umana collettiva e individuale. Senza il mio fuoco contro le ingiustizie, piccole o grandi, uomini e donne non avrebbero combattuto per il cambiamento, per la trasformazione, per la libertà e l’eguaglianza. Proprio nella trasformazione le donne possono trovare in me una devota alleata. Hanno paura di scottarsi col fuoco perché non mi conoscono, se non nell’immagine che la società le ha mostrato. Le hanno stato insegnato a diffidare di me, che non sta bene utilizzarmi, nella mondo in cui vivono.

Chi invece, impara a conoscermi e viene alla mia scuola, scoprirà le potenzialità che ha tra le mani. Imparerà a maneggiarmi con cura, solo quando è necessario. Riconoscerà che arrivo quando qualcuno o qualcosa ha ferito la sua identità, i suoi diritti, la sua anima. Imparerà a trasformare la mia energia in una forza vitale per cambiare la propria vita. Mi userà per riaffermare i suoi principi di libertà e arbitrio, per curare la sua creatività e potenzialità umana. Chi sono, vi chiederete? Mi presento, il mio nome è potente come l’emozione che rappresento.

Signori e signore io sono la RABBIA!




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