Roma, 1946. Alla vigilia del referendum, Arcieri indaga tra rovine e speranza.

La guerra è finita e l’Italia, sconfitta, è un Paese in ginocchio, che cerca una rinascita dopo
anni di povertà, dolore e sangue. Arcieri è stato promosso maggiore, ma, come il resto della popolazione,
ha perso la sua stabilità e non riesce a vedere un futuro radioso davanti a sé. Tutto si sta sgretolando:
l’amore della sua vita, Elena, vuole emigrare, e nell’Ufficio I, che ha preso il posto del SIM, il Servizio
segreto per cui lavora, è stato relegato a un ruolo marginale. Non è quindi così stupito quando il
Comandante, suo ex capo estromesso tempo prima dal Servizio, lo recluta in via confidenziale per cercar di salvare ciò che resta dell’intelligence italiana, anch’essa uscita malconcia dalla guerra. Quella che
all’inizio sembrava un’indagine informale si trasforma ben presto in un gioco pericoloso, pieno di insidie, dove sono coinvolti i due fronti alleati vittoriosi: da un lato americani e inglesi, dall’altro i russi, a contendersi in segreto le sorti dell’Italia. Arcieri dovrà giocarsi tutto, compresa la sua stessa
sopravvivenza, per venirne a capo, alla vigilia del referendum popolare che cambierà le sorti del Paese, restituendogli la speranza in un futuro di democrazia. Leonardo Gori ricostruisce con toni vividi e
toccanti la desolante atmosfera di quei giorni drammatici, quando l’umanità stessa e la pietà sembravano
perse, e vi cuce sopra l’avvincente trama di una spy story mozzafiato, con una straordinaria e originale
femme fatale in un ruolo chiave.
Esistono tre modi di tornare indietro nel tempo. Uno è procurarsi una macchina magica; un altro è leggere montagne di documenti e guardare ore di film d’epoca. Il terzo è farsi accompagnare da Leonardo Gori sulle tracce del suo Bruno Arcieri, capitano dei Carabinieri complesso e tormentato, uno dei personaggi
più belli e sfaccettati della letteratura nera italiana contemporanea. Maurizio de Giovanni
«Ci sono personaggi immaginari che attraversano, raccontano e illustrano perfettamente
la Storia italiana più oscura. Ecco, Bruno Arcieri è così. Però non basta. Bisogna anche saperla scrivere, quella Storia, con forza e magia. Ecco, Leonardo Gori fa così. Carlo Lucarelli
Leonardo Gori ha grandi doti narrative, i suoi romanzi suscitano emozioni, creano immagini, accompagnano il lettore in un appassionante viaggio. Marco Vichi
IL VENTO DI GIUGNO
di Leonardo Gori
genere: spy story
editore: TEA, 2025
Pagine: 384
In libreria dal 18 febbraio 2025
Leonardo Gori vive a Firenze. È autore del ciclo dei romanzi di Bruno Arcieri:
prima capitano dei Carabinieri nell’Italia degli anni Trenta, poi ufficiale dei
Servizi segreti nella seconda guerra mondiale e infine inquieto senior citizen
negli anni Sessanta del Novecento. Il primo romanzo della serie è Nero di
maggio, ambientato a Firenze nel 1938, cui sono seguiti, tra gli altri, Il passaggio,
La finale, L’angelo del fango (Premio Scerbanenco 2005), Musica nera, Il ritorno del
colonnello Arcieri, La nave dei vinti, Il ragazzo inglese, La lunga notte, Quella vecchia
storia e La libraia di Stalino. Presso Guanda è uscito il romanzo Borgo Ottomila
(2024). Gori è anche autore di fortunati thriller storici e co-autore di importanti
saggi sul fumetto e forme espressive correlate (illustrazione, cinema, disegno
animato).