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"Viaggi di nuvole e terra" - Introduzione

Una capanna dinka a Turalei

Tra meravigliose immagini di una Natura in esaltazione e paesaggi umani così diversi tra loro, questi tre viaggi mi

hanno stimolato a prendere un taccuino e fissare sulla carta ciò che vedevo, ascoltavo e provavo con il cuore e con la mente.

Ho viaggiato tante volte, per tutta la vita, ma non ho mai avuto lo stimolo a scrivere tutto, ero più portata a fotografare. Attraverso il filtro dell’immagine, dietro la barriera di una reflex, si resta sempre un po’ staccati dalla realtà: invece io sento un bisogno forte di entrarci dentro profondamente, rotolarmi anche, sporcandomi con la polvere del mondo.


Non è più solo l’occhio che vede, è il cuore che si mescola con il tutto, così che le emozioni siano fissate con parole, traduzione materiale di pensieri.

Così i taccuini sono ordinati, ampliati e si trasformano in un libro: l’esigenza di capire a fondo mi porta a leggere altri libri, a verificare statistiche, ad avere una documentazione che dia una certezza, anche parziale, di aver compreso la realtà vissuta e di trasmetterla, somigliante al vero, pur filtrata con la mia personale visione del mondo.


Così il tono della scrittura cambia spesso, da quello lirico e filosofico del viaggio in Grecia, a quello razionale e documentario, da indagine sociologica, della Repubblica Dominicana, a quello stupefatto e dolente del Sudan: un cambio di registro che segue il mutare delle emozioni.

Pescatori al tramonto (Bayahibe)

Non pretendo certo di esaurire con il mio scritto l’analisi di quei paesi: descrivo solo il mio punto di vista, integrato con le informazioni dirette e le letture che mi hanno dato una visione più chiara della realtà.

Ho sistemato questi viaggi in ordine cronologico. Il primo, nel 2008, in un villaggio sperduto nel Sud Sudan, per cinque settimane intense come anni; il secondo, nel 2012, nelle isole greche di Skiatos e Skopelos, solo quindici bellissimi giorni; il terzo del 2015-16 nella Repubblica Dominicana, dove sono rimasta in tutto sei mesi.

Viaggi così diversi tra loro, soprattutto il secondo, dove ero andata solo alla ricerca di un bellissimo mare, mentre per gli altri due ero partita come volontaria per progetti umanitari.


La bellezza della Natura è sempre presente, così come le relazioni umane e la cultura dei luoghi: c’è un’alternanza continua tra le nuvole e la terra, tra la fantasia e la realtà, il bello e il brutto, perché il mondo è così, mai uguale, sempre in contrasto, in ambivalenza, sempre in due modi opposti e antitetici.

Antefisse con Athena (Skopelos)

Il filo che lega i tre viaggi è il continuo andare col pensiero ad aforismi, poesie antiche o moderne, pensieri di poeti e scrittori. Frasi di persone che ammiro, dove i concetti sono condensati in poche parole fulminanti, sono mediatrici anche dei miei pensieri, non saprei esprimerli altrettanto bene.

Le persone che ho incontrato mi hanno formato e non sono più la stessa persona di un tempo: le loro figure sono impresse in me, inserite in una cornice dove le immagini della Natura sfumano dall’una all’altra, si sovrappongono e si mescolano, diventando immateriali paesaggi dell’anima.



Viaggi di nuvole e terra-Taccuini tra realtà e fantasia

di Tiziana Viganò

genere: narrativa di viaggio

editore: Macchione, 2018

84 illustrazioni a colori

pagine: 175

ISBN-10 : 8865705272

ISBN-13 : 978-8865705278

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